I'll dance on the rainbow, beyond the clouds...

venerdì 28 settembre 2012

L'anima del teatro


Quanto può essere magico trovarsi su un palcoscenico?
Le luci puntate addosso ti impediscono di vedere il pubblico, eppure tu sai che c'è: senti l'energia di quel centinaio di persone che per una sera mette in pausa la sua vita per partecipare a quella dei personaggi dello spettacolo. 
La tensione dietro le quinte, il nervosismo perché le musiche sembrano non partire mai nel momento giusto e le battute sembrano scomparse dalla tua memoria, finché non entri in scena e tutto è naturale, tutto è verità. Le parole escono senza bisogno di pensare, la musica si accende e ti invade e balli, canti, ti fermi, ti inginocchi, salti, parli, gridi, tutto nel momento giusto. 
Vivere mille vite, poter essere chiunque: Giulietta, Esmeralda, Ofelia. Ogni istante è una nuova vita, un nuovo mondo che ti entra dentro. 
Salire sul palco per i saluti finali, con gli applausi che ti entrano nel cuore e ti scaldano dall'interno, infrangendosi su di te come una tempesta purificatrice. 
Il teatro ha un potere, un potere a cui non si può sfuggire dopo averlo provato. A cui, in effetti, io non voglio sfuggire.

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