I'll dance on the rainbow, beyond the clouds...

lunedì 25 luglio 2011

Le cicatrici dell'amore

È così breve la strada che porta alla perdizione:
un bacio e il mondo si capovolge.


C’era amore nei tuoi sussurri, nei miei gesti. Non era solo lussuria ad accendere i nostri occhi, il tuo nero che scivolava nel mio oro mescolandosi in una danza sensuale che ci portava ogni volta oltre i limiti conosciuti...
 Una corsa tra i rami del Platano Picchiatore,
una scivolata nel buio, le nostre dita intrecciate e
la Stamberga Strillante ci accoglieva col suo silenzio.

(storia completa: efp)

venerdì 22 luglio 2011

Jane Austen


L'immaginazione di una donna è molto veloce; 
salta dall'ammirazione all'amore
 e dall'amore al matrimonio in un momento.
-Orgoglio e Pregiudizio



La base di ogni passione consiste nel momento in cui si entra in contatto con ciò che ne è l’oggetto. Senza l’incontro, nulla può accadere: ma in che modo nel ventunesimo secolo una persona può accostarsi a Jane Austen, una scrittrice di duecento anni fa? Cosa può accendere la passione per libri che in decine di telefilm e film vengono definiti dei “mattoni” non solo dagli adolescenti costretti a leggerli ma anche dai loro genitori?
Probabilmente, la scintilla non può scoccare se non con l’aiuto della casualità.
Per caso, ad una festa, Elizabeth incontra Darcy. Per caso, in un vecchio scaffale dimenticato, una ragazza (o, perché no, un ragazzo) incontra un libro dal nome familiare.
Ed è un colpo di fulmine? Ovviamente no, non sarebbe Jane Austen. È un lento, profondo, graduale innamoramento. Non potrebbe essere altrimenti, perché i romanzi di Jane sono come i suoi personaggi maschili: chiusi in sé stessi, orgogliosi, sospettosi. Ci vogliono persone brillanti come Elizabeth, costanti come Elinor, fortunate come Anne, attente come Fanny, curiose come Catherine e ambiziose come Emma per penetrare la barriera di quelle pagine, per trovare l’affetto dietro la freddezza, la brillante intelligenza dietro l’orgoglio, l’amore dietro il sospetto.
Alcuni dopo poche pagine liquidano l’autrice, sbuffando per la noia a accusandola di superficialità. Ad altri basta uno sguardo alla copertina o alla trama. Tuttavia coloro che ascoltano la ragione, come Elinor Dashwood ci insegna a fare, forse riusciranno a superare il pregiudizio e a seguire Elizabeth Bennet verso il suo Darcy, verso quell’oro che a prima vista non luccica.  

giovedì 21 luglio 2011

Non me lo so spiegare


Solo è che pensavo a quant’è inutile farneticare,
credere di stare bene quand’è inverno e te
togli le tue mani calde…





Credi davvero che fosse solo sesso? Che non ci fosse nient’altro?Beh, d’altronde cos’altro ci si può aspettare da uno come me? Io sono Puck, il ragazzo da una notte e via. Sono lo sfizio da togliersi una notte per poi non pensarci più. Sono il vizio, perché io sono duro, freddo, egoista. Io non soffro, non ho un cuore che possa venire ferito.

Per la storia completa, efp 


mercoledì 20 luglio 2011

Semplicemente noi

Fanfic scritta per il PLL!Fest , prompt: Emily/Toby - sotto il portico di casa


"È strano camminare lungo questo vialetto, dopo tutto quello che è successo. Dopo la morte di Alison, dopo l’incidente di Jenna… questa casa è piena di spettri, di ricordi che vorrei solo cancellare, di situazioni che vorrei non aver mai vissuto. Eppure lo vedo lì, seduto sotto il portico, i gomiti poggiati sulle gambe e lo sguardo su di me, e i miei piedi si muovono da soli nella sua direzione.
-Sei sicura di volerti avvicinare così tanto?- domanda Toby, scrutandomi con quei suoi occhi azzurri che non riesco a ignorare –Potrei aggredirti.-,,
 (per la ff completa: efp)

martedì 19 luglio 2011

Jane, myself

Scrivere non è vivere. È forse sopravviversi.
-Blaise  Cendrars


Ci sono momenti in cui si sente il bisogno di scrivere ciò che si prova, che si vive, che si pensa. Di condividere storie, vere o immaginarie, di parlare dei libri letti o dei film visti. 
Quando ho capito di avere la necessità di un posto in cui liberare i pensieri e le parole che scorrono nella mia mente, mi hanno suggerito un blog, dunque eccomi qui. 
Una pagina personale dove poter condividere la mia vita, o parte di essa, con persone che non mi conoscono, che non si aspettano nulla da me, che non mi guardano attraverso schemi prefissati. 
Dunque eccomi, forse più reale di quanto io sia nella vita fisica. Qui posso essere Jane, solo io, io e i miei sogni, la mia scrittura, la mia vita.